Fascite Plantare

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FASCITE PLANTARE

  1. Di cosa si tratta?

La fascite plantare è una condizione molto comune, ed è la principale causa di dolore al retropiede. È dovuta all’infiammazione della fascia plantare, una spessa fascia di tessuto tendineo che connette il calcagno con le teste metatarsali. La sua funzione è quella di supportare l’arco plantare e di ammortizzare il carico ad ogni passo. Quando si ha un’alterazione nella biomeccanica del piede, si può andare incontro ad un sovraccarico della fascia plantare con conseguente danneggiamento del tessuto tendineo. Esso, nel tentativo di guarire, reagisce con un processo infiammatorio che è causa del dolore. Possibili fattori predisponenti sono ridotta escursione articolare della caviglia ad esempio secondaria a brevità del tendine d’Achille, piede cavo, sport d’impatto ripetitivi, repentino cambio nel livello di attività. Molto frequentemente, quando si esegue una radiografia del piede durante il processo diagnostico per la fascite plantare, si nota la presenza di uno sperone osseo alla base del calcagno, noto come Spina calcaneare. Essa tuttavia non è la causa del dolore, infatti solo il 5{5d7bbbd852f2368457baf8f471d39d55cd6c85bad53171298f82f9ab99eb9024} dei soggetti che presentano una spina calcaneare hanno dolore.

  1. Come influenza la mia vita quotidiana?

Il dolore da fascite plantare, che si manifesta soprattutto la mattina, è invalidante, sia per il giovane atleta che la persona anziana meno attiva.

  1. Esistono trattamenti conservativi?

Il trattamento per la fascite plantare è quasi sempre conservativo. Innanzi tutto vanno ricercati e trattati eventuali fattori predisponenti (es. brevità del tendine d’Achille). Inoltre si esegue della fisioterapia con terapie antiinfiammatorie, ghiaccio e massaggi con pomate antiinfiammatorie. Se ciò non fosse stato sufficiente, si possono eseguire iniezioni locali con fattori di crescita derivati da piastrine (PRP) o cellule staminali prelevate da grasso autologo.

  1. È necessario l’intervento chirurgico?

Raramente è necessario l’intervento chirurgico che consiste nel release parziale della fascia plantare per ridurne la tensione. E’ un intervento rapido, che si esegue in anestesia loco-regionale e con tempi di recupero dell’attività sportiva brevi (15-20 giorni)