Dito a Scatto

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DITO A SCATTO

  1. Di cosa si tratta?

Comunemente si utilizza la dicitura “dito a scatto” per indicare una condizione patologica definita “tenosinovite stenosante”. I tendini flessori delle dita passano nel loro decorso attraverso delle pulegge, queste strutture hanno l’importante funzione di mantenere i tendini vicino all’osso, impedendone lo spostamento e aumentandone la resa meccanica. La tenosinovite stenosante è un processo di natura infiammatoria che può colpire sia le dita lunghe che il pollice, è caratterizzato da un importante dolore alla base del dito affetto, ovvero in corrispondenza della puleggia e, nei casi più avanzati, dall’impossibilità del tendine a scorrere attraverso questa struttura, portando quindi allo scatto che è molto doloroso. Le cause che provocano questa condizione sono perlopiù sconosciute, è molto comune nei lavoratori manuali che ripetono uno stesso gesto molte volte; si associa alle patologie reumatiche e dismetaboliche (i.e. diabete, ipotiroidismo)

  1. Come influenza la mia vita quotidiana?

Il dito a scatto è una patologia molto fastidiosa, in quanto oltre a generare dolore crea un impedimento meccanico nell’utilizzo della mano: infatti il dito affetto può rimanere “incastrato” durante le faccende quotidiane e lo “sblocco” deve essere aiutato spesso dall’altra mano ed è molto doloroso.

  1. Esistono trattamenti conservativi?

La prima linea di trattamento del dito a scatto è conservativa. Il razionale è quello di cercare di eliminare l’infiammazione che causa questa condizione. Pertanto si utilizzano tutori in posizione di riposo, farmaci antinfiammatori e riposo funzionale. È possibile effettuare anche infiltrazioni locali con corticosteroidi, per cercare di spegnere appunto lo stimolo flogistico.

  1. È necessario l’intervento chirurgico?

La terapia chirurgica è necessaria qualora il trattamento conservativo non abbia dato i risultati sperati. L’intervento chirurgico consiste nell’apertura della puleggia, in modo che il tendine possa tornare a scorrere liberamente. L’intervento può essere effettuato in ambulatorio chirurgico con la sola anestesia locale. Questo permette di snellire molto la procedura, non richiedendo un ricovero con posto letto e completando l’iter dell’intervento nell’arco di una mattina. Nel periodo post-operatorio sarà necessario indossare una medicazione o un tutore per un breve periodo e contestualmente astenersi dagli sforzi manuali.